Come funziona il sistema monetario aureo?
Il “sistema monetario aureo”, come è noto, ha sostenuto la finanza globale a partire dal 1944, quando le nazioni alleate della seconda guerra mondiale, inclusi Stati Uniti, Canada, nazioni dell’Europa occidentale, Australia e Giappone, negoziarono le regole del sistema monetario internazionale con tassi di cambio fissi tra valute.
Ciò è avvenuto in un hotel a Bretton Woods, nel New Hampshire dato il fatto che all’epoca gli Stati Uniti controllavano i due terzi dell’oro mondiale e insistevano che il sistema fosse basato sull’oro e sul dollaro USA.
Il funzionamento del sistema monetario aureo a partire dagli accordi di Bretton Woods stabiliva che un oncia d’oro aveva un valore fisso stabilito in 35 USD. Nonostante ciò, ai cittadini statunitensi era stata proibita la detenzione dell’oro fisico tra il 1933 e il 1974 dopo che il governo ebbe problemi a sostenere la valuta durante la Grande Depressione.
Il tasso quindi era riferito ai governi stranieri che avrebbero potuto scambiare i dollari con l’oro fisico a quel tasso.
Quando viene abbandonato il gold standard?
A partire dalla fine degli anni ’60 gli Stati Uniti hanno nuovamente avuto problemi a sostenere la loro valuta con un controvalore in oro fisico, poiché avevano stampato un’immensa quantità di denaro per pagare la guerra del Vietnam e finanziare vari programmi di welfare. Il 15 agosto 1971 quindi, il presidente Nixon decise di sospendere “temporaneamente” il sistema monetario aureo, mossa tuttora in vigore da quella data.
E' stata una buona cosa...
Se dovessimo dare retta quanto affermato dal Fondo monetario internazionale (FMI) potremmo essere certi che gli effetti della decisione presa da Nixon siano stati poi molto positivi per il futuro delle economie occidentali. Leggiamo qui le loro dichiarazioni:
“In effetti, la transizione ai tassi di cambio fluttuanti è stata relativamente agevole, ed è stata certamente opportuna: i tassi di cambio flessibili hanno reso più facile per le economie adeguarsi al petrolio più costoso, quando il prezzo ha improvvisamente iniziato a salire nell’ottobre 1973. I tassi di cambio flessibili hanno facilitato aggiustamenti agli shock esterni da allora”
Per molti economisti keynesiani tradizionali, l’abbandono del sistema monetario aureo ha fornito ai governi la flessibilità di utilizzare politiche monetarie e fiscali attive per rispondere o prevenire le crisi economiche.
Ad esempio, senza il programma quantitative easing “illimitato” della Federal Reserve (stampa di denaro) del 2020 e del 2021, l’economia potrebbe essere caduta in un buco così profondo che gli Stati Uniti non avrebbero mai potuto uscirne.
E l’incapacità della Grecia di uscire dalla crisi del debito sovrano negli anni successivi alla crisi finanziaria globale è stata una delle ragioni per cui ha dovuto adottare misure di austerità paralizzanti. I sondaggi degli economisti tradizionali suggeriscono che 9 su 10 pensano che il ritorno al sistema monetario aureo sarebbe un disastro.
Ma hanno veramente ragione gli economisti?
Il vero disastro è stato quello di abbandonare il sistema monetario aureo. Vi consiglio di consultare il sito WTF 1971 dove potrete trovare una serie di grafici che raccontano una storia ben diversa da quella esposta sopra dagli economisti “tradizionali”.
Troverete vari grafici (ndr, tutti riferiti agli Stati Uniti d’America) che evidenziano i seguenti dati a partire dal famigerato 1971:
- la produttività è aumentata mentre i salari sono rimasti piatti;
- Il PIL è aumentato ma la quota destinata ai lavoratori è crollata;
- i prezzi delle case sono saliti alle stelle portando i “risparmi” degli americani a diventare indissolubilmente legati ai valori delle case.
- in tutto il mondo gli episodi di iperinflazione sono aumentati,
- le valute sono crollate più frequentemente e c’è stato un picco nel numero di crisi bancarie.
- Il tasso di risparmio personale è precipitato,
- il numero di persone sulla ventina che vivono con i genitori è aumentato in modo esponenziale.
Il succitato sito e l’account Twitter sono stati fondati dall’ex designer di grafica 3D Ben Prentice e dal podcaster Bitcoin Heavily Armed Clown, noto anche come Collin di “The Bitcoin Echo Chamber”. Entrambi vivono sulla costa orientale degli Stati Uniti e si sono incontrati quando Prentice si è presentato come ospite al podcast di Collin.
Prentice ha scoperto Bitcoin e la teoria austriaca del ciclo economico nel 2017. Questo è un filone di economia eterodossa amato da coloro che sostengono il sottostante aureo della moneta e che suggerisce che gli economisti keynesiani hanno sbagliato tutto: la moneta fiduciaria (fiat) è carta senza valore mentre l’oro sarebbe la risposta.
Sebbene estremamente influente tra i possessori di Bitcoin, la teoria austriaca è accuratamente evitata dagli economisti mainstream e spesso criticata per la mancanza di rigore scientifico e per il fatto di non fare abbastanza affidamento su modelli matematici e analisi macroeconomiche.
Il sig. Prentice ha dichiarato: “La teoria del ciclo economico austriaca sta davvero solo cercando di dissipare gli errori logici insiti nella logica keynesiana, partendo dai primi principi e poi ricostruendoli dall’inizio”. Rispetto agli austriaci però sia Prentice che Clown pensano che anche l’oro non sia valido come denaro, in quanto “abbiamo dovuto inventare la carta per ridimensionarlo e sappiamo quanti problemi derivano dalla carta”.
Tornando al sito WTF 1971, Collin e Prentice si sono imbattuti nel membro del congresso americano Ron Paul che anni prima aveva ricercato le cause della crisi finanziaria globale del 2008. Il tutto ha portato al lavoro di Ludwig von Mises, famoso esponente della scuola austriaca e sostenitore del sistema monetario aureo.
Parlando quindi di storia e di avvenimenti a partire dal 1971 si sono trovati molti punti di svolta e anche molti grafici.
E quindi cosa è successo?
Il primo risultato evidente è una immensa diseguaglianza: l’effetto più ovvio dell’allontanamento dal sistema monetario aureo è stata la possibilità per i governi di stampare tutta la moneta che desideravano e come ben sappiamo la tentazione di stampare moneta è la più grande tentazione del mondo intero.
Pensiamo semplicemente ad una torta che rappresenti l’economia, con le fette che sarebbero il denaro in circolazione. Mentre stampiamo più denaro, tutto ciò che stiamo facendo è prendere le fette esistenti e renderle sempre più piccole e sempre più piccole, quindi le unità valgono sempre meno. Non è stato creato nulla di nuovo. A parità di dimensioni della torta, la tua fetta è ora molto più piccola.
Ciò si traduce in persone che cercano di creare ricchezza o di immagazzinarla in modi alternativi, giungendo quindi ad un’inflazione incontrollata (vedi grafico sotto sull’inflazione cumulativa dal 1913 al 2015).
Quando il denaro viene svalutato e perde il suo valore nel tempo, le persone immagazzinano la loro ricchezza in attività. Ecco perché è saggezza finanziaria comune, diversificare i propri beni, investire in azioni, investire in obbligazioni, investire in oro, comprare una casa. Più beni possiedi, meglio starai nel lungo periodo, perché tutti questi beni aumenteranno di prezzo a causa dell’inflazione.
L’effetto netto è un massiccio aumento della disuguaglianza economica perché più sei ricco, maggiore è la percentuale di ricchezza che puoi permetterti di detenere in attività illiquide e volatili. Tuttavia, il patrimonio netto familiare medio in America è di $ 97.300 e va dedicato in gran parte all’affitto, al cibo e all’assicurazione oltre che per avere una quota maggiore di capitale nell’ammortamento di beni come le automobili.
Questo sistema è molto direzionato verso i ricchi. Una persona molto ricca deterrebbe dall’80 al 90% della propria ricchezza in interessi commerciali e azioni il cui accesso è molto limitato per i più poveri.
Questo sarebbe un problema minore se i salari avessero tenuto il passo con l’inflazione, ma le le retribuzioni orarie medie negli Stati Uniti sono aumentate all’incirca in linea con l’IPC, uno dei tanti metodi per misurare l’inflazione.
A seconda di quanto in profondità si voglia andare possiamo trovare un’infinità di grafici che ci possono aiutare a comprendere quale sia stato il vero effetto del distacco dal sistema monetario aureo.
Esiste un calcolo economico che può essere eseguito in modo semplice ed in base al quale, man mano che il capitale viene accumulato nei conti di risparmio bancari, i tassi di interesse scendono. Quindi è più probabile che le persone prendano in prestito denaro e provino a impegnarsi in nuove iniziative produttive. Creare nuovo denaro e sopprimere artificialmente il tasso di interesse della banca centrale sta distorcendo quel calcolo economico.
Il nostro folle sistema finanziario è la ragione per cui aziende estremamente redditizie come Apple prendono ancora in prestito miliardi di dollari per riacquistare le proprie azioni. Perché dovrebbero prendere in prestito denaro che poi devono utilizzare per pagare gli interessi per riacquistare le proprie cose? La risposta è che il costo di sostituzione delle attività è superiore al costo di sostituzione del capitale.
E’ altresì probabile che molti effetti di secondo, terzo, quarto e quinto ordine si verifichino come effetti a catena che si non hanno nulla apparentemente a che vedere con la politica monetaria. Per esempio, l’obesità che cosa ha a che fare con la l’abbandono del sistema monetario aureo? In realtà le persone mangiano molto più cibo “sponsorizzato” rispetto a 60 anni fa in America e quali sono i raccolti numero 1? Il mais e lo zucchero.
Siamo quindi passati da un sistema veramente capitalista ad una sorta di monetarismo sociale.
Come sappiamo però, l’economia è un’area complessa e anche i migliori economisti del mondo si sbagliano molto di frequante, basti pensare al Wall Street Journal edito nel 2007 che chiese a 51 economisti di prevedere cosa sarebbe successo nel 2008. Risultato? Nessun economista previde una recessione, tanto meno i drammatici eventi della crisi finanziaria globale, anche se la crisi dei mutui subprime era iniziata già cinque mesi prima.
Anche se i grafici sul sito mostrano una forte correlazione tra la fine del sistema monetario aureo e una varietà di cose diverse, ciò non prova che abbia causato il problema. La correlazione non è causalità: ad esempio, il numero di film in cui Nicolas Cage è apparso tra il 1999 e il 2009 è fortemente correlato al numero di persone che sono annegate cadendo in una piscina durante lo stesso periodo.
Alcuni grafici potrebbero semplicemente mostrare una correlazione, ma come dichiarano i gestori del sito “ogni volta che troviamo un grafico che ha un insolito punto di svolta nel 1971 si farebbe meglio a credere che l’inizio sia stato proprio in quell’anno”.
Un tentativo più serio di spiegare i principali cambiamenti economici mostrati dai grafici è attribuirli all’ondata di deregolamentazione che ha travolto le economie avanzate negli anni ’70 e ’80. Tutto è peggiorato e la disuguaglianza è peggiorata. Da questo punto di vista è molto più chiaro capire perché la deregolamentazione abbia effettivamente esacerbato tutto.
Per contro a partire dal 1971 anche un sacco di cose sono migliorate molto dal 1971: l’aspettativa di vita negli Stati Uniti è aumentata del 10%, i tassi di sopravvivenza infantile sono aumentati del 71%, l’offerta di cibo per persona è aumentata 21%.
A livello globale, le cose sono migliorate a dismisura: nei primi anni ’70 metà della popolazione mondiale viveva in condizioni di estrema povertà, ora solo il 10%. Il numero di analfabeti è diminuito di oltre il 50%, mentre il numero di persone in tutto il mondo che vivono in una democrazia è cresciuto dal 32% a quasi il 56%.
Tutto ciò è dovuto essenzialmente al progresso tecnologico, dato che possiamo permetterci gadget più interessanti per aumentare la nostra produttività, anche qualcosa di semplice come la lavatrice.
La tecnologia migliora molte ad esempio i raccolti. Pensiamo ad esempio a tutti gli attrezzi agricoli che usiamo ora, queste gigantesche mietitrici e tutte queste cose che ci permettono di ottenere il nostro cibo a un prezzo inferiore. In generale, credo che tutti i miglioramenti su elencati siano dovuti alla pressione deflazionistica all’interno di un sistema inflazionistico.
In sostanza tutte le cose che sono migliorate lo avrebbero fatto ancora meglio se non fossero state ostacolate dalla fine del sistema di Bretton Woods.
Citando Prentice e Clown, sono ben consapevole del fatto che le mie idee siano ad di fuori di un pensiero economico convenzionale ma cosa hanno affermato finora gli economisti mainstream? Quando leggiamo il giornale o ascoltiamo la TV, veramente c’è da crederci?
E su bitcoin cosa si può dire? Potrebbe essere veramente il denaro migliore mai esistito?
Per oggi penso di averti detto abbastanza, nel prossimo articolo parleremo proprio di Bitcoin, che sono convinto cambierà il mondo e non potrà essere fermato.
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